Parco Lucus Angitiae. A Luco dei Marsi (AQ), in Abruzzo.

Posto al centro del Sistema dei parchi e delle aree protette abruzzesi, il Parco Lucus Angitiae è di fatto il ponte naturalistico tra il Parco nazionale d'Abruzzo, la Riserva naturale del monte Salviano, il Parco dei Monti Simbruini e il Parco regionale Sirente-Velino. La posizione privilegiata nella rete delle comunicazioni del Centro Italia lo rende facilmente raggiungibile dalle grandi città: un'ora di autostrada da Roma o da Pescara, 40 minuti da L'Aquila, due ore di autostrada e superstrada da Napoli.
Ma a renderlo particolare non sono solo la felice posizione geografica e le sue bellezze naturali e paesaggistiche: in questo luogo, considerato sacro e magico sin dall'antichità, coesistono natura, storia e mitologia. Il Parco è ricco di monumenti, opere d'arte e resti archeologici dall'età del Bronzo fino al Medioevo e al Rinascimento.

Abitata ininterrottamente dall'età del Ferro fino al Medioevo, l'area di Angitia comprende, oltre al complesso medievale con la chiesa romanica di Santa Maria delle Grazie e i ruderi del monastero benedettino, numerosi resti del periodo italico e romano.
Nel triennio '98/2000, il Comune ha investito in quest'area finanziando ben cinque campagne di scavo, tre nell'area italico-romana e due in quella medievale, mentre è stato redatto il progetto esecutivo per il completamento degli scavi e la realizzazione di Antiquarium e Centro visite.
L'area di Angitia è stata cosí inserita, insieme ad Alba Fucens, al Museo paleontologico di Celano e al castello di Ortucchio, nel costituendo Sistema archeologico del Fucino. Grazie alla consistenza dei reperti e alla storia e mitologia legata al culto di Angitia e al bosco consacrato alla divinità, l'area è stata recentemente inserita nel Piano integrato territoriale promosso dal Parco nazionale d'Abruzzo.

Posto sul versante orientale della dorsale montuosa che separa il Fucino dalla Valle Roveto, il Parco Lucus Angitiae si estende su una superficie di oltre 2.400 ettari, compresa tra i 660 e i 1.787 metri di quota.
Una rete di percorsi di circa 60 km, interamente tabellata, collega il centro storico del paese con ben sei aree attrezzate o d'interesse, che rappresentano i poli del sistema. Questa rete di percorsi si innesta poi con antichi sentieri e mulattiere di bassa, media e alta quota che collegano il lucus Angitiae con il Parco nazionale d'Abruzzo, con la Riserva naturale del Salviano, con il Parco archeologico dei Cunicoli di Claudio e, attraverso la valle Roveto e i Piani Palentini, con il Parco dei Monti Simbruini.
Ma il Parco Lucus Angitiae non è solo natura, è anche mitologia, storia, archeologia e arte.

Avvertenze per gli escursionisti. I percorsi del Parco Lucus Angitiae sono interamente tabellati. Si consiglia comunque di consultare le bacheche, di munirsi di una copia della Cartoguida del Parco e di non abbandonare i percorsi segnati, ricordandosi che la montagna va sempre affrontata con prudenza e rispetto.


Per maggiori dettagli si consiglia di consultare le schede sui percorsi, sulle aree e sulle particolarità naturalistiche, geologiche, storiche e archeologiche.

Vai su -->  www.comune.lucodeimarsi.aq.it/parco-lucus-angitiae/presentazione



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