SAN VITO DEI NORMANNI (BR): immerso nella campagna e ad un passo dal mare di Torre Guaceto

Siamo nella Provincia di Brindisi, in Puglia. San Vito dei Normanni (Santu Vitu in dialetto sanvitese) è un comune italiano di 19.947 abitanti. Si trova nel Salento settentrionale, a 9 km dalla costa adriatica. Gli abitanti si chiamano sanvitesi (santuvitisi in dialetto). Con un valore aggiunto procapite 11.482 di euro nel 2009 San Vito è al 150º posto tra i comuni della Puglia e 9º nella provincia.

San Vito dei Normanni è una città caratterizzata da una economia prevalentemente agricola dove grandi vigneti si alternano a mandorleti e ulivi secolari in un mosaico di coltivi suddivisi da lunghi muretti a secco. La città, circondata da una vasta pianura dove il verde dei campi si esprime in molteplici tonalità, ha come sfondo il mare; bastano infatti pochi chilometri per raggiungere la costa dell'azzurro Adriatico.

San Vito dei Normanni si è dotata di una moderna Zona Industriale in continua espansione e che ben rappresenta la “volontà di cambiamento della economia cittadina” e di valorizzazione della propria posizione geografica che risulta strategica in quanto situata in prossimità di strade a grande scorrimento e ben collegata con porti, aeroporti e stazioni ferroviarie. La città di San Vito dei Normanni confina con i Comuni di Carovigno, Brindisi, Mesagne, Latiano,  Francavilla Fontana, San Michele Salentino e Ostuni.

Sul finire del X secolo, una colonia slava, gli Schiavoni, si insediò nel territorio di “Castri Sancti Viti”. È questa, infatti, l’ipotesi più accreditata dagli studiosi circa l’origine di San Vito dei Normanni.
In verità, altri ritengono che la nostra cittadina sia stata fondata dal normanno Boemondo d’Altavilla (1050 d.c. - 1111), figlio di Roberto il Guiscardo, amante della caccia e che, proprio per tale passione, aveva fatto edificare una torre quadrata in questo luogo così ricco di boschi e selvaggina. La torre aveva una destinazione strategica: mura doppie oltre un metro, con caditoie, finestrelle e merli su tutti i lati per cerbottane, balestre e archibugi, ed un largo fossato per impedire l’accesso al nemico.
Attorno alle origini della città, tuttavia, si stanno facendo strada altre ipotesi. Il rinvenimento di reperti archeologici, tra le contrade Castello e Paretone, risalenti all’età del ferro, e di un insediamento messapico (VIII sec. a.C.) fanno pensare che la nascita di San Vito sia avvenuta molto prima dell’XI secolo. Addirittura, in località Mondescine, sono state rinvenute tracce risalenti all’età del bronzo, come una tomba con i resti di trenta sepolture e ceramiche datate 1800 - 1700 a.C..
Ad ogni modo, il primo documento ufficiale che attesta l’esistenza della città è una pergamena del 1180 in cui, viene citato, oltre Ostuni e Carovigno, anche il casale di San Vito.


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